Alla Met Fifth Avenue omaggeranno il “Divine Draftsman and designer” Michelangelo Buonarroti.

Il Metropolitan Museum of Art dimostra, come necessario per un museo del suo calibro, un costante interesse per il Rinascimento italiano e in particolare per l’aspetto disegnativo di questo suo colossale esponente. Draftsman Michelangelo lo fu sicuramnte, prima ancora che cimentarsi nell’arte figurativa a tutto tondo rappresentata dalla pittura.

Sono annunciati per l’esposizione più di 130 disegni, tre sculture e il suo primo dipinto da aspirante artista, realizzato a quanto pare quando era appena dodicenne.

L’aspetto disegnativo di Michelangelo è in effetti iconico, non solo come storia dell’arte da qui al passato, ma anche nella percezione comune. Un tondo Doni e un Mosé, cosa possono avere in comune se non la fattezza, l’humanitas che anni di scuola dell’obbligo hanno contribuito a fissare nella nsotra memoria?

“Draft” è quindi diventato il tema dell’abilità creativa di questo artista. Una draft-star, direi!

Altro gran disegnatore italiano omaggiato nel 2003, sempre dal Met, è stato Leonardo. Chi se non lui aveva fatto del labor limae della matita un fattore altamente distintivo? Un altro autore italiano iconico, peraltro.

Ricordo il celebre cìparagone che sif aceva tra i due, raffrontando i cartoni della battaglia di Anghiari e di quella di Cascina. In quella michelangiolesca di Anghiari, i corpi contorti si avvinghiano con precisione anatomica e un moto costaante e circostanziato alla scena. Diversissima da quella Cascina col cranio dell’uomo dall’espressione disumana così evidente. A ricordarci in realtà la disumanità del realismo, stavolta non affibbiato a una classe sociale ma alla crudezza della guerra, come fatto interiore prima che come dinamica collettiva.

Fatti entrambi per essere esposti nelle sale di Palazzo Vecchio, i due cartoni non furono in realtà mai completati dagli artisti originari. Aristotile da Sangallo finisce Michelangelo, mentre Leonardo è consegnato all’umidità dell’ambiente e completamente perduto.