Un reato fra i più subdoli che si possano compiere ai danni della nostra cultura e del bene comune, credo sia indubbiamente il vandalismo.

La miopia che sottintende è un vero e proprio delitto nei confronti dei nostri nipoti, dovremmo conservare e rendere fruibile per loro un patrimonio artistico e culturale maggiore di quello oggi a nostra disposizione.

Ho in mente un esempio che mi ha fatto riflettere. Ricordate quanto compiuto dal turista australiano nei confronti della Pietà di Michelangelo? Quindici martellate, il braccio sinistro della Vergine staccato, il volto danneggiato nel naso e le palpebre in frantumi. Fortunatamente il danno era rimediabile, tuttavia perché colpire un capolavoro simile?

Eppure questo reato, deve farci pensare, deve farci capire che colpisce tutti noi, non possiamo esserne indifferenti. Come già ho approfondito in un articolo precedente sta a noi tutelare il nostro patrimonio artistico e culturale. Deve prima di tutto diventare un valore civile: quello che trasmetteremo ai posteri è oggi sotto la nostra responsabilità.

L’episodio che ho prima riportato alla memoria non è purtroppo l’unico che ha coinvolto le nostre opere d’arte. Tra gli episodi più tristemente famosi ricordo con dispiacere le dita scheggiate del David di Michelangelo, la deturpazione de Il trasporto del corpo di san Cristoforo del Mantegna. Nella recente storia possiamo invece ben ricordarci i danni provocati da diversi turisti al Colosseo, o alla Barcaccia del Bernini.

Reato, quello del vandalismo, che ci priva di patrimoni importanti

Purtroppo i danni non si fermano a quelli che possiamo vedere, spesso chi non rispetta l’arte decide di volersi portare a casa come souvenir “pezzi” di mattoni, pavimenti o muri. C’è chi addirittura si reca presso scavi archeologici munito di metaldetector o dotazioni simili, per poter rintracciare reperti di valore e rubarli.

Dobbiamo proteggere la nostra arte, per noi, per chi verrà e per ciò che rappresenta.