Rieccoci a parlare di uccisioni sacrificali, di Diana Nemorense, Virbio e del vero volto di Ippolito, che tutti conosciamo per la Fedra di Seneca e di Euripide ma che nasconde in realtà molti segreti.

Secondo il filo del ragionamento che abbiamo seguito finora, e che segue anche James Frazer, Virbio o meglio Ippolito diventa così lo sposo della dea Artemide o Diana, nonché il sovrano di Nemi.

Come lui, anche i successivi dei del Bosco incontrano una fine violentissima, come abbiamo raccontato quando abbiamo parlato della foresta di Nemi. 

A questo punto Virbio diventa il sacerdote trucidato dal suo successore, e la dea viene personificata nientemeno che dall’albero. Ancora oggi in India permane l’usanza di sposare fisicamente uomini e donne a un albero, quindi potrebbe essere una pratica comune anche nell’antico Lazio.

Riepilogo

Facciamo un breve riassunto di quanto abbiamo detto finora: il culto di Diana nel suo recinto Sacro di Nemi aveva u’enorme importanza e risaliva ad epoche immemorabili. Diana era adorata in quanto dea dei Boschi, delle Creature selvatiche, del bestiame domestico e dei frutti della Terra, in grado di aiutare le partorienti e di dispensare figli all’umanità.

Il suo fuoco sacro era custodito dalle vergini perennemente acceso, in un tempio circolare all’interno del Recinto. Associata a lei stava la Ninfa Egeria, che a volte assumeva la funzione di soccorritrice delle partorienti e che si riteneva si fosse congiunta con un antico re di Roma nel recinto sacro.

Possiamo concludere che la stessa Diana ebbe un compagno di nome Virbio, che fu come Adone per Venere o Atti per Cibele. In epoca storica questa vicenda è rappresentata probabilmente da sacerdoti nominati dal re dei Boschi che venivano uccisi dai loro successori a fil di spada.

In conclusione

Vi sembra una carrellata di nozioni scollegate tra loro?

Devo ammettere che ancora non è chiara nemmeno a me l’origine dell’uccisione rituale nei boschi di Nemi. Quello che però mi è chiaro congiungendo tutti questi dettagli diversi è che esiste una sorta di archetipo del re sacerdote che si ripropone in varie epoche e sotto varie vesti.

Sarà di questi sacerdoti che parleremo nelle prossime puntate di storia e mitologia antica.