Mi è capitato di sentire dei novellini della finanza porre la questione. I fondi indicizzati e gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono entrambi strumenti di investimento che permettono di ottenere esposizione a un ampio paniere di titoli, ma ci sono alcune differenze in termini di struttura, operatività e costi, e queste differenze vanno ovviamente conosciute.

Quindi, oggi vorrei dare un po’ delle mie solite informazioni in pillole – inutili per gli esperti ma sensate per chi si sta avvicinando gradualmente al mondo della finanza. 

I fondi indicizzati: cosa sono?

I fondi indicizzati sono tipi di fondi comuni di investimento che replicano la performance di un indice di mercato specifico, come l’S&P 500 o il FTSE MIB, cercando di eguagliarne la composizione e i rendimenti. Gli investitori acquistano quote del fondo, e il gestore del fondo utilizza il capitale raccolto per investire in tutte (o quasi tutte) le azioni o obbligazioni presenti nell’indice di riferimento.

Gli acquisti e le vendite delle quote dei fondi indicizzati avvengono direttamente con la società di gestione del fondo, e il prezzo delle quote viene aggiornato una volta al giorno, alla fine della giornata di trading, basandosi sul valore netto d’inventario (NAV) del fondo.

Generalmente i costi sono bassi. Almeno, lo sono rispetto ai fondi comuni attivi, ma possono includere commissioni di sottoscrizione o riscatto e spese correnti leggermente più elevate rispetto agli ETF.

ETF

Ho già parlato degli ETF, ma vediamo le differenze con i fondi indicizzati. In sostanza, anche gli ETF replicano un indice, ma sono strutturati in modo da poter essere negoziati in Borsa come le azioni individuali. Ciò significa che gli investitori possono comprare e vendere quote di ETF durante l’orario di borsa a prezzi che variano in tempo reale.

La negoziazione in borsa degli ETF permette una maggiore flessibilità e immediatezza nelle operazioni, consentendo di sfruttare strategie di trading come l’acquisto in marginazione e la vendita allo scoperto. Inoltre, gli ETF offrono la possibilità di piazzare ordini limitati, stop loss e altre tipologie di ordini non disponibili per i fondi indicizzati tradizionali.

Perché scegliere gli ETF?

Gli ETF sono noti per i loro bassi costi di gestione, dato che la maggior parte mira semplicemente a replicare l’andamento di un indice senza la necessità di una selezione attiva dei titoli. Tuttavia, essendo negoziati come azioni, comportano costi di transazione e potenziali differenze tra prezzo di acquisto (ask) e prezzo di vendita (bid).

… Va bene, ma quindi?

La finanza non è facile, l’ho ribadito in molte occasioni.

La scelta tra fondi indicizzati e ETF dipende dalle preferenze individuali in termini di modalità di investimento, costi, e strategie di trading. Gli ETF possono essere più attraenti per gli investitori che cercano flessibilità e la possibilità di negoziare attivamente. I fondi indicizzati, d’altra parte, possono essere preferiti da chi desidera un approccio di investimento più semplice e diretto, senza la necessità di gestire le dinamiche di trading intraday.

Entrambi ti aiutano a diversificare il proprio portafoglio.

Quindi, studia ancora un po’, e poi decidi in base alle tue esigenze!