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Ultimo giorno di collocamento per gli ordini del Btp Futura, il nuovo bond emesso dall’Unione Europea per aiutare le economie prostrate in seguito all’impatto del Coronavirus. 

Qualche dettaglio – per riassumere

Quel che già sapevamo era che il Tesoro ha stabilito a 1,15%, 1,30% e 1,45% le cedole minime garantite, a 10 anni. Invece i tassi cedolari saranno stabiliti alla fine del collocamento, e cioè… Oggi!

Sapevamo anche che il Btp Futura è destinato unicamente agli investitori retail, ovvero ai piccoli risparmiatori e famiglie, virtualmente coloro che sono stati maggiormente colpiti dall’impatto del virus.

Ordini raccolti

A ieri si parlava di poco più di 561 milioni. Come deciso dal Ministero dell’Economia, il collocamento si chiuderà oggi. Ancora non ci sono dei dati ufficialmente divulgati, ma possiamo dire che il Btp Futura abbia quantomeno attirato l’attenzione degli investitori retail. 

Il premio fedeltà

C’è un’ulteriore prova della buona fede di chi ha ideato questo titolo, che sta a mio parere nel premio fedeltà. Un premio compreso tra l’1% e il 3% per tutti gli investitori che detengono il titolo fino a scadenza, nel 2030. 

Sarà in linea con l’andamento del Pil, e questo lo rende variabile, ma comunque la garanzia dell’1% per un piccolo risparmiatore non può che essere un dettaglio ghiotto. 

 

 

 

Gli investitori stanno lentamente riprendendo fiducia, così almeno ci mostra l’inizio di questa settimana pre pasquale. In questo termometro finanziario cercheremo di analizzare cosa significa questa considerazione.

Perché gli investitori si riprendono

Il motivo principale è che sono diminuiti i contagi in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia. 

Ma alcuni eventi influiscono pesantemente sulle Borse. Tra questi, durante la settimana si riunirà l’Eurogruppo che dovrà deliberare sugli Eurobond.

Un ripasso: Eurobond sono le obbligazioni con cui i Paesi Membri dividono il debito. Poi giovedì si terrà la riunione dell’Opec. Qui Arabia Saudita e Russia saranno chiamate a prendere un accordo sulla produzione del petrolio.

Il Brent che sale, lo spread che scende

Il Brent, il petrolio del mare del Nord, stamattina sale.

Un altro fattore importante da considerare è lo spread, che diminuisce. Ciò significa che gli investitori escono dal bund e tornano a investire sui BTP e conseguentemente sui titoli di Stato di Paesi periferici. 

Il dollaro si indebolisce. Di recente ha funzionato un po’ come valuta riugio.

L’oro continua però a salire, non facendoci presagire nulla di buono per quanto riguarda la volatilità dei mercati.

In conclusione

In sostanza, ci sono buone speranze di ripresa, ma non ce ne sono ancora per quanto riguarda la stabilità.

Ci aggiorniamo presto… Agli investitori consiglio: fate scelte oculate, e cercate di non incappare in specchietti per le allodole.

Soprattutto in questo periodo.